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La Scuola di Musica a Bozzolo

  La Scuola di Musica era già sicuramente attiva in paese nel 1902. Lo dimostra il verbale di una seduta consigliare dell'epoca. Vi si legge: «Il signor Presidente invita il consiglio a voler approvare in seconda lettura il regolamento per la Scuola di Musica, approvato in prima lettura con verbale 12 dicembre 1902, n. 148, omologato dal regio Prefetto con visto 22 stesso mese... »
  Come si può notare, non si parla di stesura, ma di approvazione di un regolamento già esistente. E logico quindi pensare che l'anno di nascita della scuola debba essere retrodatato.
  In un altro verbale di una seduta consigliare del 1913 si legge: «Riesame della deliberazione relativa all'assegno vitalizio al maestro di musica sig. Mattioli Antonio. Data lettura dell'ordinanza emessa dall'on. G.P.A. in seduta 9 maggio corr. il sig. Sindaco ricorda come la nostra scuola di musica deve la sua origine al lascito Pasotti - di cui testamento dicembre 1799 - col quale dispose che, coi frutti di determinati crediti che furono in buona parte riscossi, fra l'altro si stipendiasse apposito Maestro per impartire «li principi di musica tanto vocale come Strumentale secondo l'indole ed inclinazione delli studiosi». Soggiunge come fu nel 1863 che si cominciò a provvedere all'istituzione di un corpo bandistico, esorbitando così dai limiti segnati dal benefattore Pasotti e facendo gravare il maggiore assegno pagato al Maestro-Direttore pel Bilancio Comunale. In seguito i servizi di insegnante dei primi rudimenti della musica vocale e strumentale (secondo la volontà del testatore) e di Maestro-Direttore della Banda si fusero sì da costituire un unico impiego formulando anche un solo ed unico regolamento, non prevedendo certo che in processo di tempo poteva benissimo accadere che la Banda Musicale fosse soppressa o eventualmente trasformata a seconda della modernità e dell'evoluzione dei tempi anche nel campo dell'arte musicale. E appunto ciò avvenne... »
  Un discorso lungo, come si può notare, che vale però la pena di leggere per intero. Perché ci mostra la storia della scuola di musica bozzolese e come a Bozzolo «si tenesse», una volta, alla musica, «la più religiosa di tutte le arti, quella cui non è possibile un pervertimento totale; l'arte che ha segnato il passo all'umanità nei suoi momenti più volgari e più alti, nella gioia e nel lutto, nelle ore della devastazione e della rivolta, come in quelle della schiavitù» per usare parole di don Mazzolali.
  Proseguiamo dunque nella lettura del verbale del 1913: «Come al Consiglio è ben noto, il Corpo Bandistico locale si è sciolto senza accenno a possibilità di ricostituzione: epperò il Maestro di Musica ha ora dal Regolamento mansioni cui certo non può attendere e compiere indipendentemente dalla sua volontà. La Giunta quindi - ad ovviare a questa anormalità di cose -sarebbe venuta nel divisamento di proporre la modificazione del Regolamento stesso nel senso che fosse provveduto in modo definitivo e stabile all'insegnamento dei princìpi della musica vocale ed istrumentale e ciò per rispetto ed in adempimento della volontà del benefattore Giacomo Pasotti e che la eventuale assunzione del maestro di musica ad Insegnante e Direttore della Banda Filarmonica fosse disciplinata a parte. Così pure pel primo doveroso ed indeclinabile servizio si dovrebbe determinare uno stipendio fìsso in rapporto al lascito Pasotti, ai bisogni della vita ed agli impegni di cui viene gravato: pel secondo sarà stabilito un assegno proporzionato alle risorse economiche del Comune ad all'entità dell'istituzione e che sarà pagato solo quando eventualmente potrà sorgere ed avere vita un Corpo Bandistico».
  E quanto guadagnava l'allora Maestro di Musica?
  Ce lo dice l'Art. 20: «Al posto di Maestro di Musica è ammesso uno stipendio annuo di lire 792, da pagarsi sulla Cassa Comunale in dodici eguali rate mensili posticipate».
  E per quante ore di insegnamento?
  «A questo insegnamento saranno dedicate non meno di 29 ore settimanali, a seconda delle prescrizioni ed orario che verranno stabiliti dalla Giunta Municipale», precisa l'Art. 21.
  Forse nel lontano 1863, dunque, una scuola di musica, a Bozzolo, esisteva già.
  Il «forse» è d'obbligo perchè il nostro archivio comunale, per il momento, non ha permesso di recuperare altro materiale che ci documenti meglio. Così non sono stati trovati sino ad ora documenti che ci facciano sapere
l'anno di assunzione del maestro Antonio Mattioli (coniugato con Rosina Dodici, padre di Amelia, andata sposa a Vittorio Galazzi, e di Wilelma, andata sposa a Romeno Piazza) che risulta nato a Scandiano di Reggio Emilia nel 1840 e morto a Bozzolo il 2 settembre 1914.
  Svolse la sua attività fino quasi al momento della morte? Cessò prima? Quanto tempo prima?
  Non lo sappiamo. Ma un periodo di interruzione - e forse non breve - ci deve essere stato. Un periodo in cui la scuola cessò di funzionare. Altrimenti nessuno avrebbe parlato di Paccini come di fondatore. Oggi, alla luce di quanto «scoperto» dobbiamo però chiamarlo «restauratore».