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Presentazione

  Succede spesso nelle nostre piccole comunità che, in mancanza di novità, si cerchi di inventarle riesumando personaggi o avvenimenti del passato, meritatamente caduti in oblìo. Questo però non è il caso del bozzolese Maestro Paccini, figura solitaria e schiva di valente musicista e compositore creativo, che intendiamo ricordare per il 50° anniversario della morte.
  Il Maestro ebbe la sfortuna di rimanere cieco già in tenera età e di vivere in un periodo travagliato da due guerre mondiali. Situazioni, queste, non facili per chi, come lui, aveva scelto la musica come unica ragione d'esistere. Il prezzo della scelta fu la povertà: ma forse proprio il fatto di dover fare quotidianamente i conti con gravi difficoltà, affinò la sua sensibilità facendo scattare quella combinazione di volontà e di intelligenza che lo portarono a dare il meglio di sé. Purtroppo, dopo la sua morte sulla sua opera scese il silenzio.
Non tutti però dimenticarono, anche se il fatto che egli avesse scritto in braille la sua musica rendeva difficile il recupero e la comprensione del materiale lasciato, impedendo di apprezzare pienamente il suo spessore artistico. Ora questo ostacolo è in via di superamento. La sua biografia, intanto, è stata ricostruita utilizzando le testimonianze di chi è stato suo allievo e le scarne notizie riportate dai giornali dell'epoca, in occasione della rappresentazione della sua unica opera lirica, «Alessandra». Ciò è stato possibile grazie al lavoro certosino e paziente che solo una persona attenta e disponibile, come la professoressa Maria Teresa Balestreri, era in grado di realizzare.
  Dobbiamo inoltre sottolineare la professionalità e l'attiva partecipazione dei maestri Scattolin e Fermi, rispettivamente direttore e vicedirettore del Conservatorio di Mantova e degli insegnanti maestro Paolo Garganese e maestro Remo Renofio, che hanno messo a disposizione la loro professionalità e i loro allievi per far rivivere le composizioni di Paccini, rivelandone il talento e l'attualità. Né possiamo dimenticare il ruolo fondamentale della valente e fattiva collaborazione del signor Eugenio Boschi, profondo conoscitore della musica e da sempre innamorato di Bozzolo, o l'apporto concreto di idee e di documenti del signor Tullio Zangrossi, che con i fratelli, per tanti anni, proseguendo la bella tradizione cominciata dal padre comm. Rinaldo, è stato geloso custode degli scritti del Maestro, o la paziente lettura della musica in braille da parte della prof. Anna Vignoni.
  E merito di queste persone se oggi possiamo apprezzare più a fondo la grandezza del nostro Concittadino.

  La ProLoco, l'Amministrazione Comunale e tutta la cittadinanza di Bozzolo li ringraziano di cuore.

Dott. Irvano Loatelli
Presidente ProLoco - Bozzolo
Assessore alla Cultura - Bozzolo

 

  L'Amministrazione Provinciale non è mai indifferente, non può restare indifferente alle iniziative storico-culturali tendenti a riscoprire il passato e a togliere dall'oblio figure di cittadini che, se il destino o il momento storico non fossero stati avversi, avrebbero dato lustro al loro paese.
   Il lavoro di recupero dell'opera del Maestro Paccini s'inserisce in queste ricerche. Se non si fosse tentato di ricostruire la sua vita, di rispolverare la sua musica, di interpretare le sue numerose carte scritte in braille, non si sarebbe forse mai scoperto che era un valente artista, dotato di una particolare sensibilità musicale. Un artista che fa onore non solo a Bozzolo, suo paese natale, ma a tutto il territorio mantovano.
  È dunque con vero piacere che presento questo lavoro, sia esso di stimolo per altre ricerche che ci aiutino a ritrovare le nostre radici.

Prof. Vittoriano Razzini
Assessorato alla Cultura
Provincia di Mantova